Il sindaco Brucchi si è dimesso

TERAMO – «Lascio con profondo dispiacere e rammarico in un momento in cui la Città avrebbe bisogno di una guida per portare avanti le difficili sfide del post sisma». Con queste parole, contenute in una lettera inviata al prefetto Graziella Patrizi e al presidente del Consiglio, Milton Di Sabatino, il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi ha rassegnato questa mattina le sue dimissioni. A poco più della metà del suo secondo mandato consiliare e all’indomani del venir meno della maggioranza in consiglio, dunque Brucchi lascia. E dietro queste dimissioni, che lui stesso aveva paventato come estrema ratio, c’è l’ultima mossa, disperata, per salvare il Palazzo da un commissariamento che gli stessi capibastione Gatti e Tancredi – gli unici rimasti tra quelli della coalizione del cosidetto ‘modello Teramo’ -, disegnano come uno spauracchio letale ai fini della ricostruzione cittadina in un mmento delicato come questo dopo le calamità. Brucchi molto probabilmente intenderà sfruttare il periodo che intercorrerà adesso tra l’annuncio e la conferma delle dimissioni, circa una ventina di giorni, per provarle tutte a ricostruire la coalizione. Anche attraverso il ricorso a un governo di salute pubblica di ampia condivisione. Una cosa intanto è certa: il gruppo dei ‘responsabili-irresponsabili’ ha vinto il primo set.
Ecco il testo della lettera:
«Dopo una lunga e sofferta riflessione, in considerazione della situazione politica che si è venuta a creare all’interno dalla coalizione di centro destra al Comune di  Teramo, questa mattina ho rassegnato a  Sua Eccellenza il  Prefetto di Teramo e al Presidente del Consiglio Comunale le mie dimissioni da Sindaco.
La dedizione e l’amore verso la mia Città ritengo di averla dimostrata in 17 anni di amministrazione.
La costanza, la coerenza,  l’onestà e il grande lavoro hanno caratterizzato il mio essere Consigliere Comunale, Assessore ed infine Sindaco.
Ringrazio prima di tutto la mia famiglia,  i miei concittadini, la coalizione che mi ha sostenuto,  il movimento  di  Forza Italia ed  in particolare il Presidente Silvio Berlusconi i cui valori hanno ispirato la mia azione politica.
Non ultimo ringrazio  l’intero Consiglio Comunale e tutte quelle persone che hanno lavorato al mio fianco in tutti questi anni.
Lascio con profondo dispiacere e rammarico in un momento in cui la Città avrebbe bisogno di una guida per portare avanti le difficili sfide del post sisma,  ma consapevole di aver dato tutto me stesso per la mia amata Teramo».